Claude Marzotto

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Senza titolo

La macchina da scrivere, come tutti gli strumenti via via scalzati da tecnologie più nuove, può dimenticare la sua funzione utilitaria per dedicarsi a tempo pieno all’attività di macchina poetica.
Il manifesto è una composizione libera di lettere dattiloscritte e immagini provenienti da un plico di cataloghi di aziende meccaniche degli anni Trenta, trovato tempo fa e da allora riposto in un cassetto ‘in attesa di progetto’ (come diceva Michele Provinciali). I colori richiamano la gamma usata da Giovanni Pintori per Olivetti e sono assegnati alle vocali secondo le corrispondenze indicate da Arthur Rimbaud.
© Claude Marzotto, 2015